E’ stata registrata una grande partecipazione di Amministrazioni Comunali appartenenti al comprensorio Jonico Etneo alla riunione indetta dal Sindaco Antonio Petralia e dal Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Pappalardo che si è tenuta il 22 aprile nel Palazzo municipale del Comune di Calatabiano. Erano presenti:
L’Assessore Mario Lizzio per il Comune di Fiumefreddo di Sicilia;
L’Assessore Antonino Pavone per il Comune di Linguaglossa;
Il Vice Sindaco Giuseppe Nicotra per il Comune di Sant’Alfio;
L’Assessore Alfio La Rocca per il Comune di Piedimonte Etneo;
Il Vice Sindaco Agostino Mondello per il Comune di Mascali;
I Consiglieri Comunali Carmelo Gianrizzo ed Alfio Pillera per il Comune di Randazzo;
Il Vice Sindaco Antonino Romano per il Comune di Castiglione di Sicilia;
Il Vice Sindaco Luigi Marino ed il Consigliere Giovanni Contempo per il Comune di Maniace;
Il Vice Sindaco Enzo Sgrò ed il Presidente del Consiglio Giuseppe Spadafora per il Comune di Maletto;
L’Assessore Mario Calderone ed il Presidente del Consiglio Comunale Mario Tomarchio per il Comune di Riposto;
L’assessore Pippo Donzello per il Comune di Giarre;
L’Assessore Michele Patanè del Comune di Milo.
Sono stati affrontati diversi aspetti della scottante problematica inerente il passaggio della gestione del servizio idrico integrato svolto da tutti i Comuni presenti, in economia e direttamente con il proprio personale, al soggetto gestore privato Società SIE s.r.l. individuato dall’Ato idrico di CT.
In particolare si è discusso sulla necessità di ottenere un maggiore riconoscimento da parte dei piccoli comuni, che dal punto di vista numerico risultano essere la maggioranza all’interno dell’assemblea dell’Ato ma che di fatto detengono delle quote di partecipazione consortili irrisorie ( 40 comuni sui 58 dell’Ato hanno azioni societarie al di sotto dell’unità !) rispetto quelle della sola Provincia e del Comune di Catania che insieme posseggono già il 42% delle quote.
Altre condizioni affrontate sono state quelle del mantenimento della gestione dei servizi ancora ai comuni e di richiedere che in questa prima fase vengano avviati gli investimenti sulle infrastrutture e gli impianti di quei comuni che presentano maggiori problemi ( assenza di impianti di depurazione e/o potenziamento rete idrica). Alla fine si è redatto un verbale che contiene alcuni principi condivisi e si è convenuto di rinviare eventuali altre iniziative comuni dopo l’assemblea dell’ATO di domani.
Il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale congiuntamente dichiarano : “ Ci riteniamo soddisfatti per la massiccia partecipazione di rappresentanze degli altri comuni che insieme a noi hanno manifestato forti perplessità e preoccupazioni per l’andamento della situazione nel settore idrico, anche alla luce delle recenti esperienze con l’Ato rifiuti. Riteniamo, inoltre, che sarà un fatto inevitabile l’aumento dei costi del futuro servizio idrico, proprio per l’apporto oneroso dato da tutto il sistema organizzativo dell’Ato all’interno del quale sono previsti tante figure tecniche professionali e di consulenti che incideranno pesantemente sul bilancio del consorzio, così anche tutto il personale, appartenete al soggetto privato e a quello pubblico, del quale lo stesso si dovrà servire per portare avanti la gestione integrata. Ogni altra rassicurazione che è stata data in questi ultimi giorni da parte dei responsabili tecnici dell’Ato, sul futuro contenimento delle tariffe del servizio a carico dei nostri concittadini, sono solo un tentativo di abbonire le amministrazioni comunali e l’opinione pubblica”.