Con Ordinanza del 24 aprile del Tribunale Amministrativo Regionale sezione di Catania è stata definitivamente accolta la richiesta di annullamento di tutti gli atti prodotti dall’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque e di quelli del Commissario ad Acta dalla stesso organo regionale nominato, riguardanti il trasferimento degli impianti, di proprietà comunale, relativi al servizio acquedotto e depurazione all’ATO Idrico di Catania e per esso al gestore privato Società SIE ( Servizi idrici etnei).
Al ricorso del Comune di Calatabiano, per il quale il Presidente del TAR aveva già riconosciuto essere sussistenti le motivazioni del ricorso con l’emissione di un proprio decreto di sospensione cautelare di tutti gli atti adottati dall’ARRA e dal Commissario ad Acta, si erano opposti l’Agenzia Regionale per i rifiuti e le Acque, il Consorzio d’Ambito Ottimale Catania Acque e il soggetto privato gestore Servizi Idrici Etnei S.p.A. con propri distinti controricorsi.
Il TAR di Catania con l’Ordinanza non solo accoglie in toto il ricorso del Comune di Calatabiano, ma si spinge oltre ritenendo che “.. sussiste il pregiudizio grave e irreparabile, derivante dalla consegna degli impianti di depurazione ad un soggetto ( ATO-SIE) che , allo stato attuale, non potrebbe svolgere il relativo servizio”.
Il Sindaco Antonio Petralia dichiara
: “ Sono state ancora una volta confermate le ragioni del Comune di Calatabiano. Anzi, il TAR nella propria Ordinanza ha fatto riferimento pure alle sentenze del CGA con le quali sono stati annullati gli atti del consorzio ATO riguardo l’affidamento diretto del servizio idrico integrato alla società SIE s.p.a. mettendo in dubbio la stessa possibilità giuridica che la predetta società SIE possa risultare affidataria del servizio idrico integrato. A questo punto ritengo urgente che il Presidente della Provincia si assuma le proprie responsabilità rivedendo bene tutto il sistema della gestione dell’ATO idrico di Catania e soprattutto prenda in considerazione realmente le osservazioni dei Sindaci, portatori degli interessi della gente”.