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Precisazione Art. La Sicilia del 02.02.2010

Categoria: comunicati stampa

Con riferimento all’art. La Sicilia del 02.02.2010 avente titolo “ Attraversare il torrente con il rischio di cadere”, Il Sindaco Antonio Petralia, ritiene, per completezza dell’informazione pubblica fornire le seguenti precisazioni.

“L’Amministrazione Comunale non può disporre la chiusura del passaggio a guado del torrente S. Beatrice, prima perché non ne avrebbe la competenza, poi  perché in questo modo si impedirebbe sia alle famiglie residenti che ai proprietari dei terreni agricoli della fascia collinare a monte del torrente di poter accedere ai propri immobili. Nemmeno la chiusura degli argini e la realizzazione di un passaggio pedonale risolverebbe la questione perché gli agricoltori  non potranno più accedere ai loro fondi con mezzi agricoli.

L’anno scorso l’Amministrazione aveva tentato di realizzare un passaggio pedonale sulla sponda destra del torrente, ma per impedimenti di carattere fisico ( necessità di effettuare degli sbancamenti  di un scarpata, muri di contenimento  etcc.) e costi maggiori di quelli preventivati non si è riusciti a realizzarlo per l’esiguità dei fondi comunali disponibili.

L’unica soluzione percorribile, pertanto, risulta essere quella della realizzazione della strada di previsione del P.R.G. lungo la sponda destra del torrente, per la quale questa Amministrazione comunale ha approntato uno studio di fattibilità, già inserito nel piano triennale delle Opere Pubbliche, con il quale è stato stimato un costo di € 440.000,00, i cui prezzi sarebbero anche da adeguarsi. Detto studio,  insieme ad altri progetti relativi ad altre problematiche del territorio,  furono inviati alla Protezione Civile Provinciale e Regionale  per poter ottenere un contributo o un finanziamento, considerato che questo Comune non ha a disposizione le risorse economiche per realizzare l’opera.

Certamente questo esposto dei miei concittadini  potrà contribuire a sensibilizzare maggiormente gli Enti esterni, quali il Dipartimento della Protezione Civile o l’Assessorato regionale ai LL.PP. ad attenzionare la problematica del T. S. Beatrice”.

Calatabiano, 03/02/2010