Con il Decreto presidenziale del TAR Catania n. 1055/2010. è stata sospesa l’efficacia del Decreto dell’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica n. 525 del 02.07.2010 con il quale era stato nominato il Commissario ad Acta per l’integrazione del numero dei componenti dell’organo di revisione economico finanziaria del Comune di Calatabiano. In sostanza il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Calatabiano contro la regione ed il commissario dott. Antonino Piccione che la scorsa settimana si era prontamente insediato al Comune ed aveva subito impartito indicazioni per la pubblicizzazione del bando per l’integrazione di altri due componenti dell’organo di revisione. A seguito della trasmissione della copia del decreto presidenziale del Tar da parte dello studio legale del prof. Agatino Cariola già incaricato dall’Amministrazione Comunale, il Sindaco Antonio Petralia, con una nota interna, ha disposto la immediata sospensione di tutte le attività che erano state avviate dal Commissario, tra le quali il ritiro del bando pubblico pubblicato sul sito internet del Comune.
Il Sindaco Antonio Petralia ha dichiarato : “ E’ stato data nuovamente ragione a questo Comune che in questi anni ha sempre agito nel massimo rispetto delle leggi e con trasparenza della propria attività amministrativa. Probabilmente, così come abbiamo fatto in precedenza con la questione del Commissario nominato dalla regione per il trasferimento degli impianti idrici all’ATO di CT, la decisione su questo nostro ultimo ricorso, fondato sulla legittimità dell’elezione del revisore unico in applicazione della normativa nazionale, costituirà un valido esempio giurisprudenziale anche per gli altri Enti. Adesso aspettiamo la definitiva decisione del TAR Catania che probabilmente si svolgerà nel prossimo mese di settembre. Intanto è stata accolta la nostra richiesta di sospensiva per l’accertata sussistenza dei profili di estrema gravità e di danno sull’attività amministrativa dell’Ente, che con la nomina del commissario vedeva paralizzate le funzioni dell’organo di revisione attualmente in carica”.