In riferimento all’articolo apparso sul quotidiano "La Sicilia" pagina Jonica, del 3 ottobre, avente titolo “Il canalone della discordia”, il Sindaco di Calatabiano, Antonio Petralia, precisa quanto segue:
“ L’ ARNAS di Palermo, ritenendo da sempre di essere l’Ente proprietario del canale di irrigazione, nonostante le sollecitazioni di questa Amministrazione, da anni non ha mai consentito il trasferimento dell’immobile a chi effettivamente ne fa uso ( agricoltori). Il suddetto Ente non ha mai speso un solo centesimo per la manutenzione e la tenuta del canale il quale, invece, è stato oggetto di interventi manutentivi, solo durante la stagione irrigua, da parte del locale consorzio irriguo.
Nell’articolo in questione non è stato riportato l’evidente e contraddittoria posizione assunta dall’ARNAS, la quale, nel ricorso amministrativo alla mia ordinanza, da un lato si proclama essere proprietaria del bene immobile, dall’altra afferma che il Comune di Calatabiano, non avendo operato una formale riconsegna del canale, sarebbe onerato della esecuzione della sua manutenzione. E’ evidente che se fosse corretta la tesi dell’Ospedale Civico Benfratelli di Palermo, la mancata riconsegna del bene per un così lungo periodo di detenzione determinerebbe la proprietà per usucapione a favore di questo Comune ( oltre 16 anni trascorsi dal Decreto del Presidente della Regione siciliana con il quale si stabilì l’immediato passaggio alle AUSL dei beni immobili precedentemente trasferiti ai Comuni).
Inoltre, desidero evidenziare che, al contrario di quanto scritto nell’articolo, il DPRS sopra citato, emanato nel 1994, non prevede affatto l’obbligatoria adozione da parte del Comune di alcun atto amministrativo per la restituzione del bene immobile (canale d’irrigazione). Pur tuttavia l’Amministrazione Comunale, dopo la decisione del TAR CT sul ricorso avverso l’Ordinanza sindacale, si impegnerà ulteriormente al fine di garantire nel prossimo futuro l’esecuzione di una costante attività manutentiva sul canale d’irrigazione. L’amministrazione comunale si prodigherà, inoltre, affinché si realizzi il passaggio di proprietà del canale agli agricoltori calatabianesi, per il tramite del locale Consorzio irriguo, con il quale si potrà gestire più efficacemente questo importante bene pubblico”.