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Precisazione articolo del quotidiano "La Sicilia" dell'11 ottobre 2010

Categoria: comunicati stampa

Con riferimento all’articolo apparso sul quotidiano “La Sicilia” l’11 ottobre, avente titolo - Un’intera famiglia “ prigioniera” del torrente - il Sindaco Antonio Petralia, ritiene doveroso apportare delle precisazioni:

  Nessuna strada pubblica comunale interna al territorio comunale conduce all’abitazione della famiglia del sig. Vassallo. Soltanto percorrendo uno dei bracci del letto del torrente Zambataro sembra si riesca ad accedere a detta costruzione rurale. Il sig. Vassallo e i suoi conviventi, ad avviso del sottoscritto, hanno scelto non responsabilmente di abitare in una casa, che da notizie tratte dagli uffici comunali, risulta essere non servita da acqua potabile e nemmeno da una strada sicura per accedervi. Detta irresponsabilità appare essere ancor più grave sia per le asserite non buone condizioni di salute del sig. Vassallo, ma anche per la presenza di minorenni e di una ragazza in stato di gravidanza. L’immobile inoltre risulta essere non censito in catasto e quindi “sconosciuto” a questo Ente dal punto di vista tributario ed edilizio. Non può pretendersi che il Comune per ogni persona o famiglia che scelga di dimorare nel posto più sperduto del territorio comunale possa solo per essa realizzare strade, ponti e relative urbanizzazioni. Ricordo quando l’anno scorso, per miracolo siamo riusciti a salvare una famiglia all’interno della quale vi era la presenza di un  disabile, di un bambino di pochi anni e di una donna in gravidanza la cui abitazione sita al di fuori del centro abitato era stata invasa dalle acque e dal fango del torrente S. Antonio. L’abitazione, da verifiche successive risultò essere stata abusivamente costruita con una parete sulla sponda del torrente dai proprietari che poi l’avevano affittata a quella povera famiglia di origine nord africana. Il sottoscritto, in conseguenza di quei fatti che lo avevano messo a conoscenza della situazione, dispose immediatamente il blocco della sanatoria edilizia di quel fabbricato. Tornando al caso di oggi, avendo tuttavia questo Ente l’obbligo istituzionale  di intervenire nella questione onde evitare conseguenze che pregiudicano la sicurezza delle persone, si tenterà prima di convincere il proprietario dei terreni vicini a consentire il passaggio carrabile e pedonale alla famiglia Vassallo, in subordine, dopo gli opportuni accertamenti di carattere sociale, si valuterà se obbligare la stessa famiglia allo sgombero dell’immobile almeno sino alla conclusione della stagione invernale.”

Calatabiano, 13/10/2010