Con ordinanza del Tribunale di Giarre datata 24.11.2010, pervenuta in data odierna a questo Ente, il Giudice, a scioglimento della propria riserva, ha accolto l’eccezione di difetto di legittimazione passiva sollevata dal legale di fiducia incaricato dall’Amministrazione Comunale, ritenendo che gli unici soggetti obbligati alla manutenzione ed alla pulizia dell’impluvio posto a monte del Torrente Carrubba siano i frontisti proprietari. Di conseguenza ha rigettato la domanda avanzata dalla sig.ra Crisafulli nei confronti del Comune di Calatabiano, statuendo l’obbligo a carico della stessa parte ricorrente ( sig.ra Crisafulli) e dell’altro proprietario frontista Caruso Carmelo di curare la manutenzione delle strutture deputate al deflusso delle acque del torrente in questione.
Con la stessa ordinanza il giudice ha imposto al sig. Caruso l’esecuzione dei lavori di manutenzione, entro 30 giorni dalla notifica e sotto la direzione del tecnico incaricato dal tribunale, di alcune opere tra le quali quelle inerenti l’eliminazione dei massi pericolanti insistenti sul torrente, così come accertati nei sopralluoghi di verifica da parte dei tecnici incaricati dal Tribunale.
Il Sindaco Antonio Petralia dichiara “ Con questa sentenza è stato statuita definitivamente, sulla base delle disposizioni di legge in materia, la responsabilità dei privati, tra cui anche quella della parte ricorrente, nella tenuta manutentiva dei propri fondi e il loro dovere ad eseguire le opere ordinarie di pulizia dei corsi d’acqua che li attraversano. Spesso la totale incuria ed abbandono dei terreni da parte dei proprietari privati è la causa principale, anche se per responsabilità indiretta, di ingenti danni al patrimonio pubblico e alle persone che ivi dimorano.
Troppo spesso, inoltre, i privati pretendono che siano gli Enti pubblici a colmare le loro negligenze ed omissioni addebitando di conseguenza responsabilità che non gli competono nella speranza di far utilizzare fondi pubblici per finalità private. Per quanto è accaduto negli ultimi anni, è giunto il momento che i proprietari dei terreni privati si responsabilizzano, concorrendo con il loro doveroso impegno, insieme a quello già profuso degli Enti pubblici, alla preservazione della incolumità degli abitati e del patrimonio viario. Una situazione similare a quella oggetto del ricorso, si è riscontrata anche nel caso della mancata pulizia del Torrente Sant’Antonio che negli ultimi anni ha determinato non pochi problemi alla sicurezza viaria della strada che porta a San Marco, ove i proprietari dei terreni frontisti hanno addebitato i danni delle esondazioni al Comune.
Tuttavia nella convinzione delle proprie competenze questa Amministrazione Comunale ha fatto notificare la scorsa estate, prima della stagione delle piogge, decine e decine di ordinanze che obbligavano i proprietari frontisti all’esecuzione di interventi di pulizia e mantenimento del deflusso delle acque del torrente, adempimenti che risultanti solo in parte sono risultati essere stati ottemperati da parte dei privati”.