Sono concretamente partiti i lavori di ristrutturazione dell’ex cine teatro comunale. La scorsa settimana era stata approntata ufficialmente la consegna dei lavori, dopo qualche giorno dalla definitiva sottoscrizione del contratto d’appalto con l’impresa aggiudicatrice con sede ad Enna e durante la stessa settimana era iniziata una disinfestazione interna dei locali che per decenni sono rimasti nel totale abbandono.
Sin dalla giornata di lunedì scorso è iniziato lo sgombero di tutti i materiali presenti all’interno, compreso le vecchie sedute in legno ed alcuni arredi scolastici depositati negli anni all’interno del cinema. Stamattina il sindaco Antonio Petralia, accompagnato dal direttore dei lavori ing. Orazio Trovato e dall’assessore ai lavori pubblici Agatino Spoto, visitando la struttura quasi del tutto liberata , ha disposto che venissero recuperati per essere conservati nei depositi comunali alcuni pezzi di arredo, quali i ventilatori a parete e i vecchi apparecchi illuminanti a parete, nonché dei vecchi registri, alcune vecchie pellicole e dei manifesti pubblicitari di film del tempo della sua chiusura, risalente agli anni 70.
Saranno conservati anche alcune parti di macchine in ghisa che sostenevano i proiettori cinematografici, risultanti non più presenti all’interno della cabina delle proiezioni.
Il Sindaco Antonio Petralia dichiara : “ Ormai il Nuovo Cine teatro di Calatabiano sarà presto una realtà che potrà essere apprezzata e fruita non solo dalla popolazione calatabianese ma anche dall’intero circondario ionico etneo. Ho già avuto una prima informale richiesta da parte di una importante compagnia teatrale di poter utilizzare la nuova struttura teatrale una volta completati i lavori, in quanto la capienza del teatro di Calatabiano (circa 300 spettatori) costituisce una dimensione ideale per lo svolgimento degli spettacoli teatrali. Infatti più che al cinema, si vorrà puntare sulle attività culturali ed artistiche e soprattutto a quelle di rappresentazione teatrale. Il mio sogno è quello di promuovere e sostenere una scuola di teatro, che già vanta una vecchia tradizione locale, luogo di attività per le associazioni culturali locali e/o per quelle provenienti anche da altre realtà locali più importanti”.