Sono stati approvati, nella scorsa seduta del consiglio comunale, i nuovi criteri di programmazione degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Infatti, con questo nuovo regolamento comunale, oltre a ribadire la piena liberalizzazione riguardo l’apertura di nuove attività, è stata individuata una cosiddetta zona programmata “P”, entro la quale, invece, per l’avvio di nuovi esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande ( bar, ristoranti, paninoteche, pizzerie, ecc..) dovrà essere richiesta apposita autorizzazione al Comune, previa la dimostrazione di alcuni requisiti.
A tal proposito, oltre ai requisiti minimi di accesso all’attività che dovranno essere detenuti dal titolare esercente, per aprire un esercizio nella zona programmata occorre garantire il possesso di alcuni requisiti di carattere urbanistico e strutturale, con riferimento al locale di somministrazione, ed altri requisiti di tipo gestionale e soggettivi. Ad ogni requisito il regolamento affibbia un punteggio e per l’ottenimento dell’autorizzazione occorre ottenere il punteggio di 40 punti. La zona programmata “P” coincide con il quartiere storico di Gesù e Maria, la piazza V. Emanuele, la piazza del Mercato ed alcune strade contermini quali la via Garibaldi, sino all’incrocio con la via Trifilò, la via Alcantara sino all’incrocio con la via Pirato e la via Umberto sin o all’incrocio con la via G. Macherione.
Con un emendamento approvato dalla maggioranza, è stata aggiunta per la frazione di Pasteria la piazza Sacerdote Dominici.
Il Sindaco Antonio Petralia dichiara : “ Con questo regolamento, adottato da tanti altri Comuni italiani, abbiamo voluto elevare le prestazioni degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che verranno insediati nel centro storico, chiedendo ai nuovi imprenditori la detenzione di requisiti qualitativi migliori, quali ad esempio la conoscenza di una lingua straniera, l’esperienza documentata nell’attività turistica- alberghiero, oppure l’utilizzo di sistemi per il risparmio energetico, il possesso di aree di pertinenza all’aperto, l’adozione di menu in plurilingue e l’utilizzo di prodotti tipici locali per la preparazione dei pasti e diversi altri requisiti. L’elenco dei requisiti richiesti dà in ogni caso con una certa facilità la possibilità di ottenere il punteggio minimo per l’apertura, senza alcuna limitazione o divieto, nel pieno rispetto della legge e delle più recenti direttive comunitarie in materia”.