Con riferimento al contenuto dell’articolo apparso sul quotidiano La Sicilia del 04 ottobre 2011, avente titolo “Torrente: gli atti in Procura”, per una corretta informazione, il Sindaco Antonio Petralia precisa quanto segue:
“Se sussistano o meno profili di illegittimità dell’ordinanza sindacale non verrà valutato dalla Procura della Repubblica di Catania, ma dai competenti organi di giustizia amministrativa, che si sono già espressi in maniera esauriente, respingendo i due ricorsi presentati dai due privati prima con il silenzio rigetto della Prefettura di Catania e poi con la sentenza n. 1139 del 2011 del TAR di Catania che ha ritenuto essere ben motivato il provvedimento del Sindaco finalizzato a salvaguardare la pubblica incolumità e la stessa sicurezza dei ricorrenti.
L’invio degli atti alla Procura della Repubblica disposto dal TAR di Catania, al contrario di quanto si vorrebbe far intendere nell’articolo a firma di Salvatore Zappulla, testimonia semmai l’intenzione del tribunale di far vagliare, visto che trattasi di una delicata questione inerente la pubblica incolumità, eventuali responsabilità di carattere penale proprio a carico dei due privati che si sono manifestamente rifiutati di osservare l’ordine dell’autorità.
Se il tribunale avesse rilevato qualche anomalia od abuso da parte dell’organo che ha emesso l’ordine, non avrebbe certamente respinto il ricorso dei due privati. Sulla prospettata minaccia di denuncia alla Procura da parte dei due ricorrenti posso solo affermare che questa Amministrazione Comunale ha sempre perseguito nell’adozione degli atti di competenza un interesse esclusivamente pubblico”.