E’ stato finalmente trasmesso al Comune di Calatabiano dall’ATO Joniambiente, il prospetto riportante i dati numerici della raccolta porta a porta dei rifiuti urbani effettuata nel 2011. Sono rilevabili i quantitativi di produzione mensile dei rifiuti distinti per tipologia e che riportano delle percentuali mensili di raccolta differenziata con picchi del 30 e 31 per cento, con una media annuale che si stabilizza al 22 per cento.
La produzione media di rifiuti differenziati, espressa in chilogrammi su abitante è di circa 0,213 chilogrammi; mentre quella totale di rifiuti è di 0,976 chilogrammi per abitante. La raccolta di rifiuti biodegradabili, il cosiddetto umido, ammonta a circa 241.000 chilogrammi e costituisce circa il 12 per cento della raccolta dei rifiuti urbani.
Il sistema di raccolta porta a porta è stato avviato in forma sperimentale nel comune di Calatabiano ed in quello di Maletto, nell’ambito dei Comuni facenti parte dell’Ato Joniambiente, ed è iniziato lo scorso luglio 2010, consolidandosi come sistema di raccolta definitivo nel 2011 e sino ad oggi.
Alcune flessioni in diminuzione delle percentuali di raccolta differenziata, sino a poco meno del 13 per cento, sono state registrate nei mesi di maggio – giugno 2011 allorquando l’Aimeri aveva dichiarata l’intenzione di non proseguire il servizio ed i Comuni dell’Ato intervennero con le ordinanze sindacali obbligando la società a proseguire il servizio di raccolta degli rsu.
Il Sindaco Antonio Petralia ha dichiarato: “ Si potrà sempre fare di più, ma per adesso ci riteniamo abbastanza soddisfatti dei risultati conseguiti, soprattutto se si guardano i risultati della produzione totale annua dei rifiuti confrontando il dato di quelli prodotti nel 2010 e di quelli del 2011; infatti è stata registrata una diminuzione di oltre il 50 per cento dei rifiuti totali portati in discarica che sono passati dalle circa 3000 tonnellate del 2010 alle 1490 tonnellate del 2011.
Questa situazione è stata determinata principalmente dall’assenza dei cassonetti nel centro abitato che rappresentavano per tanti utenti il ricettacolo dei rifiuti provenienti da attività economiche produttive. Infatti spesso si trovavano al loro interno rilevanti quantitativi di materiale di risulta provenienti da attività edilizie, da quelle di artigiani ( falegnami, meccanici, carrozzieri, gommisti, pittori edili etcc..);
mentre con il sistema porta a porta adesso non si ha più la possibilità di conferire questo genere di rifiuti all’interno di quelli urbani e questo fatto, insieme all’attività di differenziazione dei rifiuti operata a casa dagli utenti ha determinato questo considerevole calo del quantitativo portato in discarica. Con questo risultato avanzerò una ulteriore richiesta all’ATO di diminuire il costo del servizio almeno nella parte relativa agli oneri per la discarica”.