“ Leggendo l’articolo sembra quasi che la responsabilità dello stato di degrado in cui versano i cosiddetti campetti polivalenti di via Umberto sia da addebitare a questa Amministrazione Comunale, cosa che non è vera né sostenibile da nessuno, nemmeno dall’ex consigliere comunale di maggioranza Antonino Moschella. Andrebbe invece evidenziata maggiormente la pesante responsabilità di quegli amministratori che negli anni ottanta hanno governato, se si può utilizzare tale termine, il comune di Calatabiano facendo scelte scellerate e sperperando fondi economici per progetti ed interventi che non sono riusciti mai a completare.
Lo scempio del decoro di quell’area, costituito da quella sproporzionata, quanto inutile gabbia di cemento armato che oggi cade a pezzi, deriva dall’averne accettato il progetto e poi averne consentito la sua incompleta realizzazione proprio da quegli amministratori locali che ancor oggi pretendono proseliti dai calatabianesi.
Così all’Amministrazione Comunale di cui sono a capo è rimasta la ingombrante eredità di questa opera incompiuta che si è tentato di rendere fruibile prima con la presentazione di un progetto di recupero funzionale alla Regione e poi, recentemente, con un accordo con la Società privata promotrice della realizzazione dell’Outlet di Calatabiano, secondo il quale, in contemporanea all’avvio dei lavori di costruzione del Centro commerciale, và eseguito anche l’intervento sui campetti polivalenti di via Umberto con spese ed oneri progettuali e realizzativi a totale carico della Società.
E questa ci è sembrata una opportunità importante e da non perdere, condivisa pienamente tra l’esecutivo e l’intera maggioranza consiliare, che sino ad oggi ha rappresentato l’unica strada per risolvere la problematica del degrado di questa area centrale sia perché avrebbe consentito l’immediata realizzazione dell’opera pubblica sia perché non avrebbe impegnato alcun onere per il comune in relazione al costo superiore al milione di euro.
Certamente l’accordo è ancora valido e l’intervento non presuppone, una volta iniziato, tempi lunghi di esecuzione. Quindi il commento del Consigliere Moschella appare fazioso e certamente inopportuno, conoscendo bene egli stesso la realtà dei fatti.”