“ Mi preme precisare che la situazione che si è venuta a determinare in questo tratto di torrente,e, precisamente, quello posto a valle della Strada Provinciale 1/III, per una lunghezza di circa 100 m. oggetto di un rilevante deposito di terra e pietrame trascinati dallo stesso torrente e non di rifiuti così come dichiarato nell’articolo, non costituisce rischio per l’incolumità dei fabbricati che costeggiano la via Manzoni e dei veicoli che percorrono la vicina autostrada CT - ME. Al contrario di quanto riportato nell’articolo, con evidente tono allarmistico e apocalittico, le quote e le pendenze del letto del torrente, in caso di piena, non possono interessare le abitazioni civili distanti centinaia di metri dal torrente e poste a quote altimetriche notevolmente superiori; mentre è vero che l’innalzamento dell’alveo per i depositi di terreni determinano, in caso di piena, il coinvolgimento dei terreni ad agrumeti confinanti, con i danni conseguenti.
Il piccolo fabbricato rurale realizzato dalla famiglia Gravagno a circa due metri dall’argine del torrente, della cui liceità urbanistica ed edilizia non vi è traccia agli atti dell’UTC, potrebbe essere interessato in caso di piena e pertanto occorre inibirne l’uso nei periodi invernali così come è già stato fatto con una ordinanza del responsabile dell’area tecnica per altri casi similari posti più a valle dello stesso torrente. Occorre precisare, inoltre, che la competenza a rimuovere le ostruzioni date dai cospicui sedimenti di questo tratto di torrente posto al di fuori del centro urbano sono, sulla base del Testo Unico sulle opere idrauliche dell’Assessorato Regionale alle infrastrutture per il tramite dei propri uffici periferici rappresentati dagli Uffici del Genio Civile.
Recentemente una legge regionale ha trasferito alcune competenze sul demanio idrico fluviale anche all’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, ma permangono gli obblighi disposti dalla legge dei proprietari dei terreni limitanti i corsi d’acqua a provvedere alla pulizia degli alvei e al mantenimento degli argini nei tratti di competenza.
Pertanto nessuna competenza ha il Comune ad intervenire per l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinarie delle opere idrauliche all’interno di torrenti e di questo ne informeremo e relazioneremo alla Procura della Repubblica e il Genio Civile di Catania e il Dipartimento di Protezione Civile regionale.
Riguardo la presenza dei rifiuti nell’alveo del torrente S. Antonio nei pressi dell’isola ecologica, si tratta di un modesto quantitativo che chiederò di asportare alla ditta che svolge il servizio di raccolta; mentre per il crollo di un tratto di un terrapieno realizzato al limite del torrente, ho disposto alla Polizia Municipale e All’UTC di intervenire subito, affinché il privato, proprietario del terreno, rimuova immediatamente il materiale all’interno dell’alveo”.
Antonio Petralia
Sindaco di Calatabiano