Comunicato
stampa del 21/05/2014
Il Comune di
Calatabiano (sindaco dott. Giuseppe Intelisano, assessore alla cultura prof.ssa
Chiara Samperi) insieme all’Istituto d’istruzione superiore Michele Amari di
Giarre ,il Liceo classico(D.s. prof. Giovanni Lutri) , e la parrocchia di Maria
SS.Annunziata (sac.Sebastiano.Leotta) patrocinano una importante conferenza che si svolgerà il
23 maggio alle ore 17.30 in un luogo
suggestivo e inusitato : la chiesetta
del Crocifisso,di cui si hanno notizie almeno dal Quattrocento, arrampicata a
pochi metri dal castello del Comune alcantarino. La terrà una persona insigne,
una donna di cui la Sicilia può andare giustamente fiera: la prof.Teresa
Pugliatti, emerita delle Università di
Palermo e Messina, autrice di pubblicazioni di prim’ordine sull’arte
siciliana, come il suo La pittura del
Cinquecento in Sicilia occidentale e orientale pubblicato in due volumi tra
il ’93 e il ’98 da Electa, Napoli, animatrice di studi e ricerche aventi sempre
il duplice scopo della cultura sistematica e della protezione dei manufatti,
spesso anche con battaglie appassionate.” Il tema è quanto mai suscettivo per Calatabiano, e non solo- spiega
il curatore dell’evento , l’architetto Ivan
Castrogiovanni, che insegna Storia dell’Arte al
Classico Amari-: Antonello,la
critica e una traccia a Calatabiano, oltre a quello che universalmente si
sa – tutti conoscono lo splendido crocifisso di Salvo d’Antonio oggi conservato
nella Matrice- e per ciò che resta da
scoprire, ed è tanto, conferma che il
grande Messinese informò del suo magistero, anche tramite la discendenza, la scuola e l’imitazione, il gusto e il
patrimonio inalienabile, le nostre contrade, fino agli iblei. Gli studenti
delle seconde liceo hanno studiato quest’anno
in modo serio Antonello e hanno
già visitato la chiesa del Crocifisso, osservando e comparando l’affresco di
anonimo presente nella celletta del campanile con le opere degli epigoni dei
grande maestro. La conferenza di Teresa
Pugliatti rappresenta un momento storico per fare il punto su questioni di
metodo e ipotizzare una ripresa delle ricerche e dei restauri (quelli fatti con
amore e scienza) di affreschi, tavole e architetture quattro-cinquecentesche che soffrono dell’abbandono nel quale la cultura
sembra sprofondare”. Si prevede una
massiccia partecipazione: di studenti, esperti, cittadini e varie autorità.
Calatabiano, 21-05-2014
US/ Salvatore Zappulla
ufficiostampa@comune.calatabiano.ct.it